Sviluppo web: tendenze per il 2018

16 Marzo 2018 Progetti Creativi

Non si può dire che lo sviluppo web non sia un universo in continua evoluzione: i trend si susseguono a grandissima velocità, soprattutto sul fronte del design. L'obiettivo è quello di fornire all'utenza un'esperienza d'uso sempre nuova e d'impatto, capace non solo di garantire una modalità d'interazione semplice e immediata, ma anche e soprattutto di suscitare emozioni. Sul fronte del web design, dopo alcuni anni di minimalismo spietato, il 2018 si sta già dimostrando come un anno dalle interessanti prospettive.

Pur rimanendo lo stile minimalista principe, si assiste a piccole innovazioni pronte a ravvivare ogni sito, da quelli amatoriali alle pagine invece destinate ai professionisti del settore. Quali sono, di conseguenza, queste tendenze?

Il 2018 sta riconfermando gran parte dei trend di web design già visti nel 2017, con qualche novità davvero interessante. L’imperativo è quello della semplificazione, dell’immediatezza per l’utente, mantenendo però un aspetto piacevole e stuzzicante per la vista. Di seguito, qualche indicazione.

Addio ai vecchi plugin
Da anni se ne annuncia la morte, eppure certi plugin riescono sempre a trovare una strada per uscire dal dimenticatoio. Il 2018, però, sembra voler finalmente tagliare i legami con il passato, eliminando tecnologie ormai vetuste, per nulla mobile-friendly e capaci di appesantire non solo la navigazione, ma anche la CPU dei dispositivi.

È il caso di Flash, ad esempio, un plugin che stenta a scomparire nonostante diversi funerali celebrati. A rallentarne la scomparsa potrebbe essere stata la difficoltà di tradurre vecchie animazioni in nuovi formati, ma fortunatamente Adobe ha rilasciato il suo comodo tool di conversione HTML 5 in Animate CC. Una scelta obbligata per il web moderno, non solo perché Flash non è compatibile con i dispositivi mobile, ma anche e soprattutto poiché penalizzante a livello SEO.

Non è però tutto: il 2018 sta portando finalmente alla convergenza dei formati video, escludendo la possibilità di usare pesanti player proprietari e costringere l’utente all’installazione di appositi codec. Spazio invece a VP9 di Google, a tutte le definizioni standard di MP4 H.264 e al suo successore HEVC.

Design one-page e modulare
Il design one-page, ovvero l’esposizione di contenuti su una sola pagina navigabile tramite scrolling singolo, sta diventando sempre più ubiquitario. Dopo aver spopolato online nel 2017, trova riconferma nel 2018, poiché facile da usare, elegante da osservare e perfettamente mobile-friendly. E sono nuove anche le definizioni, ben oltre all’ormai più che abusata progettazione parallasse.

Trend invece nascente è quello della progettazione modulare, soprattutto in fase di sviluppo. Si stanno facendo sempre più strada i cosiddetti “page-builder”, software o servizi online che permettono, partendo da una base comune quale un CMS WordPress, di elaborare da zero il proprio design sfruttando dei moduli che possono essere spostati in qualsiasi posizione della pagina. Grazie a questa modalità, sarà molto semplice modificare nel tempo il proprio sito, aggiungendo rinnovate funzioni senza però dover ripartire da zero con il suo sviluppo.

Approccio Mobile-First
Il sorpasso è ormai avvenuto da tempo: i dispositivi mobile, come smartphone e tablet, generano più traffico rispetto alla comune navigazione su browser desktop. Un fatto più che comprensibile, considerando come questi strumenti siano entrati nella quotidianità di tutti. E mentre continuano a spopolare le App native, anche il web vi si adatta.

Sempre più sviluppatori decidono di seguire un approccio mobile-first, ovvero con la progettazione di un’interfaccia che sia innanzitutto compatibile e comoda da usare con gli schermi di tablet e smartphone, ottimizzando la navigazione con i controlli touchscreen e seguendo le specifiche del design responsive. Solo dopo aver realizzato il progetto mobile, si passa poi a quello desktop: si tratta di un flusso di lavoro esattamente opposto a quello di pochissimi anni fa, quando il mobile non aveva ancora mostrato il suo incredibile appeal.

Contestualmente, nel 2018 stanno via via scomparendo tutte le versioni “m” dei siti, ovvero le edizioni ridotte e riviste di una pagina desktop per il mobile. L’esperienza visiva e d’uso deve essere la stessa, sia che si usi uno schermo da 27 pollici che uno smartphone con proporzioni 18:9.

Meno immagini, più font
Per un web che si sposta sempre più sul mobile, è ovviamente necessario pensare anche al peso delle pagine. I dispositivi moderni sono del tutto in grado di gestire siti complessi, anche ricchi di animazioni e filmati, tuttavia vi è il limite del traffico. Gli operatori telefonici non garantiscono ancora un monte di GB sufficiente per un’esperienza full-feature e, in assenza di una rete WiFi, l’utente potrebbe sprecare MB preziosi nel caricamento di un’immagine non sempre utile.

Per questo motivo, sempre più sviluppatori stanno sostituendo elementi grafici rasterizzati con i più leggeri SVG o, alternativa questa ancora più estrema, con i font. È infatti possibile ottenere degli effetti visivi del tutto piacevoli semplicemente curando alla perfezione l’aspetto delle parole, alternando dimensioni diverse, famiglie di font differenziate, mantenendo comunque l’eleganza come obiettivo.

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