Copywriting che funziona – 10 regole brevi

9 Agosto 2017 Progetti Creativi

Copywriting che funziona – 10 regole brevi

Nella pubblicità l’immagine riveste un ruolo centrale nel compito di attrarre i clienti ma i contenuti? Lo sai benissimo: sono fondamentali. Far si che l’attenzione catturata dall’immagine realizzata bene e coerente col messaggio non vada persa è incredibilmente importante. Saper confezionare un messaggio concreto, completo e che soprattutto che venga letto dal target è davvero un compito per veri campioni!
Per spiegare il copywriting è interessante sapere come lavorano gli esperti conoscere i punti di vista diversi ma qui voglio prima raccogliere un po’ di regole da seguire per scrivere bene!

1 – Le persone vogliono sapere prima di tutto cosa c’è di interessante per loro (non per voi).
Cosa abbiamo concretamente da offrire alla gente? La sfida è creare contenuti che soddisfino la “user intent” ovvero l’intenzione dell’utente cercando di arrivare all’inconscio del nostro target, scavando e cercando di capire cosa pensa veramente, come potrebbe reagire al prodotto che vogliamo offrire.

2 – Comunicare e farlo subito!
Gli utenti si annoiano facilmente e quindi abbiamo davvero poco tempo disponibile prima che qualsiasi persona abbandoni la lettura. Stabilire empatia, dialogo. Immediatamente.
Ps: non è il TUO punto di vista il più importante.

3 – Mettere a fuoco il beneficio, piuttosto che la funzione
Hai un buon prodotto tra le mani da pubblicizzare? Ottimo. Hai detto alla gente tutte le caratteristiche che lo rendono ottimo? Bene ma non esageriamo: il focus deve rimanere sulle caratteristiche del prodotto che maggiormente risolvono un problema o offrono un surplus al cliente altrimenti perderemo l’attenzione del lettore!
È saggio concentrarsi sul motivo per cui il consumatore dovrebbe acquistare il prodotto, sul risultato piuttosto che dilungarsi su tutte le caratteristiche.

4 – Rendere il nuovo familiare ma anche il familiare improvvisamente nuovo.
Bisogna scegliere il taglio e l’approccio giusto in base al pubblico (meglio ancora, alla persona) a cui ti rivolgi.
Non devi fregare nessuno ma presentare i benefici nella luce migliore e capire cosa vogliono le persone (a prescindere da quello che “dicono di volere” e dei soliti discorsi sul prezzo).

5 – La positività è attraente.
Sembra un concetto ovvio ma è importante avere una certa attitudine alla positività, non è cosa scontata. Nessuno vorrebbe sentire lamenti o negatività. Un approccio “negativo” potrebbe funzionare in chiave umoristica ma dipende sempre dal prodotto che stiamo pubblicizzando.

6 – Non cercare l’ispirazione: inizia a scrivere.
Perché l’ispirazione vien lavorando! Inutile aspettare che arrivi dal cielo o cercare su internet senza sosta. Ci sono tante tecniche per aumentare la produttività come la preparazione di modelli (si, template simili a quelli dei grafici ma per la scrittura) ma ne parleremo prossimamente.
“Inspiration comes in the form of perspiration”.

7 – Ricerca, tanta ricerca.
Neanche a dirlo è bene essere informati su ogni aspetto: dai competitors all’azienda stessa, dalla zona di vendita alla fetta di mercato a cui ci si riferisce. Non dare per scontato nulla. Puoi anche metterti prima a scrivere di getto se ti va (seguire le tue attitudini e abitudini non è sbagliato) però il tempo per una ricerca devi averlo, sempre.

8 – È più importante conoscere il mercato che il prodotto.
Come disse a suo tempo ad un suo allievo Gary Halbert: “Se dovessi aprire un locale di hamburger, quale sarebbe la cosa più importante che dovrei avere per assicurarmi il successo?”
La location? No. La carne migliore? No. L’insegna più bella? No. “La cosa più importante è una folla affamata. La fame provoca dolore. E se hai una folla affamata venderai hamburger senza problemi, anche se sanno di cartone”.

9 – Sii autentico, non esagerare.
Evitare l’iperbole. Inutile descrivere qualità incredibili: non ti crederà nessuno. Il mondo è cambiato, la gente è più consapevole quindi le esagerazioni risultano vere e proprie prove del contrario.

10 – Collegarsi emotivamente.
Tutti gli esseri umani prendono decisioni soprattutto in base alle loro emozioni. Se si riesce a far percepire quanto il prodotto o il servizio riuscirà a far sentire meglio il target allora sarà stato un buon lavoro. Ad esempio “meno stress, meno tempo, meno rotture e più tempo per godersi il risultato con la propria famiglia o da dedicare a se stessi”. Un corso di lingue può permetterti di viaggiare di più, comunicare e comprendere gli altri, il trapano per fare il bucato in metà tempo! È chiaro?

Articolo selezionato da: ipirati.net!

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